Chi è il Mobility Manager
Il Mobility Manager è una figura di cui si è cominciato a parlare sempre più spesso, sia per migliorare la sostenibilità delle aziende, sia a causa dei cambiamenti che ha apportato la pandemia alle nostre vite.
Cosa fa il Mobility Manager
Il mobility manager viene scelto all’interno delle aziende con l’obiettivo di analizzare, elaborare e pianificare gli spostamenti dei dipendenti tra casa e lavoro. Inoltre, la pandemia ha accelerato l’utilizzo della modalità di lavoro in smart working portando il mobility manager a distribuire il lavoro agile fra i dipendenti, bilanciando giornate lavorative in sede e a casa. Ogni suo compito si inserisce in una prospettiva sviluppo sostenibile, sia per l’azienda che per il territorio.
Il Piano Spostamenti Casa Lavoro (PSCL)
Il mobility manager redige il Piano Spostamenti Casa-Lavoro per i dipendenti, al fine ottimizzare gli spostamenti di queste persone ed incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti, rispetto alla propria auto, o mezzi condivisi. Vengono presi in esame anche gli orari degli spostamenti e l’offerta dei mezzi pubblici del territorio. Gli obiettivi di questo PSCL risultano essere molteplici, in primo luogo perché questo documento va a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e in secondo luogo perché partecipa alla riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti, a favore del risparmio energetico.
Quando è obbligatorio un Mobility Manager?
Questa figura è diventata obbligatoria nel 2021 con il decreto firmato da Enrico Giovannini e Roberto Cingolani. È obbligatoria per le aziende e le pubbliche amministrazioni che contano oltre 100 dipendenti e si trovano in capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia oppure in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.