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La Fondazione Mons. Pinto e S. Caterina: La Comunità Educante

La complessità del Piano “La Fondazione Mons. Pinto e S. Caterina: La Comunità Educante”, progettato per la Fondazione Pinto, è data fondamentalmente dalla finalità educativa e sociale che attua nell’erogazione del suo principale servizio: la Scuola. Formare e aggiornare i propri dipendenti diventa l’esigenza principale per attuare un miglioramento continuo della finalità ultima della Scuola: educare ed istruire i giovani del territorio di Vallo della Lucania.

Il primo passo è rappresentato dall’esigenza e condivisione di scegliere una strumento che potesse agevolare la Fondazione nell’ erogare la Formazione Continua. Nella valutazione dei diversi fondi interprofessionali si è scelto di iscrivere la Fondazione Mons. A. Pinto e S. Caterina, e i suoi 19 dipendenti, al fondo Fon Coop a partire dal 31/10/2011, certi del valore aggiunto che il medesimo avrebbe potuto dare alla crescita della scuola.

Il secondo passo è stato quello di valorizzare il confronto delle parti interessate all’intervento, con la finalità di sensibilizzarle al valore aggiunto dell’aggiornamento continuo delle proprie competenze.

L’idea guida sottostante alla progettazione e realizzazione del piano è quella di considerare, la “Scuola Pinto”come una risorsa strategica di promozione umana e civile del territorio in cui è inserita, un crocevia ineludibile per intercettare i giovani e creare una comunicazione positiva tra le diverse generazioni, uno strumento privilegiato per consegnare il testimone di un passato di civiltà, un’occasione di dialogo e di confronto tra le tra le diverse opzioni della vita, una finestra aperta sull’avvenire.

Il percorso formativo costruito ad hoc per la Fond. Mons. Pinto vuole raggiungere le seguenti finalità:

  • Rafforzare un’organizzazione e strutturazione scolastica che sia attiva e influente rispetto ai valori cattolici.
  • Valorizzare un ambiente scolastico “umano” dove ogni singolo alunno è “conosciuto”, “riconosciuto” ed apprezzato nei suoi talenti.
  • Creare una scuola che sia un catalizzatore di relazioni umane autentiche, aperte all’incontro reciproco, otontologicamente aperte all’incontro finalizzato all’obiettivo educativo.
  • Trasformarsi da “Scuola-Istituzione) a “Scuola–Comunita”, per incidere sul processo educativo degli alunni dei suoi docenti e genitori coinvolti in un unico progetto.
  • Valorizzare il “processo educativo” come sviluppato dalla “comunità educante”e non solo dal singolo partendo dal fatto che come scuola cattolica persegue la finalità e la formazione umana degli alunni. (Vaticano II, Gravissimum Educationis, n8)
  • Porre l’attenzione al fanciullo, al docente, alla famiglia e in ultimo al tessuto sociale ed economico di appartenenza.
  • Sviluppare
  • una scuola delle eccellenze che non valorizzi la competitività individuale ma il talento di ciascun allievo messo a disposizione della collettività.
  • Accrescere lo sviluppo del territorio sociale, economico di Vallo della Lucania.
  • Incrementare l’utenza scolastica aumentando la competitività

Le Cooperative di Vallo della Lucania: innovazione e formazione per la crescita e lo sviluppo

La progettazione del Piano “Le Cooperative di Vallo della Lucania: innovazione e formazione per la crescita e lo sviluppo” per tre Cooperative, diverse per dimensione e servizi offerti, ma accomunate da esigenze e propensione al miglioramento, ha tenuto in considerazione tre fattori generali e di base, quali l’identità delle cooperative sociali e la loro situazione di sviluppo, la cultura dell’innovazione e il territorio di riferimento.

La premessa è che, in tempi di crisi come l’attuale, nessuna attività d’impresa può dirsi al riparo dalle avversità. Detto questo, però, l’economia cooperativa, considerata sia in generale, sia nella variante specifica della cooperazione sociale, sta affrontando la tempesta con armi appropriate: un buon equilibrio patrimoniale ed economico, una struttura dei costi più flessibile rispetto alle altre forme giuridiche d’impresa, una forte capacità di innovazione. La cooperazione ha saputo confermare nei fatti quello che nei manuali di economia viene descritto come un obiettivo strategico, ossia conciliare la produttività con la responsabilità sociale.

Il concetto di fondo diventa quello di creare le condizioni per lo sviluppo della cultura dell’innovazione intesa sia come ambito di ricerca tecnologica sia come sperimentazione di nuovi modelli sociali ed educativi, stimolando la ricerca di nuovi linguaggi, di nuovi modelli distributivi, concentrando l’attenzione sulla ideazione e produzione di contenuti di qualità.

Questo Piano Formativo vuole essere un punto di inizio per un percorso di formazione continua: con questo obiettivo si è scelto di lavorare su alcuni temi, come l’ergonomia e il benessere lavorativo, affrontandoli in un ottica generale per poi portarli nel tempo ad essere più specifici e con obiettivi tangibili. E’ ad esempio il caso della cultura dell’Innovazione, presentata appunto in questa fase come approccio culturale e organizzativo, per poi, successivamente, essere invece affrontata nei suoi aspetti applicativi e tecnologici (alfabetizzazione culturale). La scelta di lavorare in particolare su alcune figure professionali è stata invece dettata dalle maggiori necessità formative riportate da queste figure, che vivono il contatto con il pubblico e con l’utenza in maniera conflittuale e problematica. Da questa esigenza si è progettato un Piano Formativo centrato anche sulla comunicazione, partendo da quelle che definiamo le “basi della relazione interpersonale”, sino a moduli più specifici e avanzati sulla “comunicazione conflittuale”, e sulle strategie per gestire situazioni di elevato stress lavorativo.

Le Cooperative beneficiarie del Piano Formativo sono tre: nell’esercizio delle proprie mansioni, i lavoratori di queste cooperative si confrontano giornalmente con gli abitanti di Vallo della Lucania, con gli spazi e le strutture del Comune e, nel periodo estivo, con l’immenso carico di lavoro proveniente dalla grande quantità di villeggianti attirati dalle bellezze del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.

  • “Al servizio della città” è una cooperativa composta da 71 dipendenti impegnati nell’erogazione di cinque servizi differenti: mense scolastiche, gestione di parcheggi, ausiliari del traffico e della sosta, spazzamento strade e gestione rifiuti.
  • “Cilento service 2000” , convenzionata con il piano sociale di zona (ambito 57, Comune Capofila Castellabate) è una cooperativa che si occupa di Assistenza Domiciliare di anziani e disabili, che conta 17 lavoratori.
  • “Vallo servizi” è una cooperativa di tre soci, tutti occupati come Ausiliari del traffico presso il Comune di Vallo della Lucania, con mansioni del tutto simili ai lavoratori di “Al Servizio della Città”.

Il percorso formativo costruito ad hoc per le tre Cooperative vuole raggiungere le seguenti finalità:

Dimensione Organizzativa:

  1. Far crescere e sviluppare l’erogazione di un servizio innovativo, efficiente ed efficace
  2. Sviluppare una cultura dell’innovazione
  3. Incrementare il senso di appartenenza sviluppando la motivazione al lavoro
  4. Fare in modo che le risorse umane utilizzino la comunicazione in modo standardizzato e condiviso

Dimensione Personale:

  1. Valorizzazione della formazione continua come strumento per la crescita personal/professionale
  2. Diminuire la conflittualità migliorando la consapevolezza da parte di ogni operatore del ruolo organizzativo ricoperto

Dimensione Professionale:

  1. Porre l’attenzione alle relazioni interpersonali come valore aggiunto
  2. Utilizzare le competenze trasversali come elemento di accelerazione della prestazione lavorativa
  3. Mettere i lavoratori nella situazione di poter  gestire situazioni di stress e ansia

L’artigianato d’arte: formazione continua nell’azienda Mautone

Il Piano “L’artigianato d’arte: formazione continua nell’azienda Mautone” nasce dalla consapevolezza che nel corso dei secoli, l’artigianato si è sviluppato fino a condurre sulla via della specializzazione innumerevoli maestri del ‘fai da te’: questi si sono così trasformati in veri e propri maestri cestai, falegnami, fabbri, scalpellini e ceramisti che hanno tramandato fino ai nostri giorni la passione per l’artigianato e per l’arte. Vi sono maestri scalpellini nel Vallo di Diano, artigiani della pietra a Centola, artigiani del ferro battuto nell’area del Bussento, maestri d’ascia nei cantieri presenti lungo tutto il litorale del Cilento, falegnami che modellano il castagno e il faggio nel Cilento interno, ceramisti del Montestella e del Mingardo che perpetuano le fogge degli antichi maestri della Magna Grecia, cestai lungo l’Alento, ricamatrici nel basso Cilento.
Arti e mestieri antichi vanno via via recuperando dignità all’interno dell’area protetta del Parco nazionale del Cilento, l’area che in natura offre a questi artigiani-artisti la materia prima per il loro lavoro: vimini, legno, pietra, ecc..

Il  settore dell’artigianato è in forte e costante crisi negli ultimi dieci anni. Il settore che nel 1966 comprendeva il 10% della popolazione attiva, oggi arriva a malapena al 3%: tale situazione comporta una serie di problemi e  limiti che investono questo settore. L’obiettivo è di proporre misure manageriali, tecniche e finanziare per un pieno inserimento delle attività d’artigianato fra gli obiettivi globali del rilancio economico.
L’artigianato può considerarsi un settore di nicchia, sebbene distribuito ampiamente sul territorio. Nonostante ciò, a causa delle difficoltà di trasmettere un ricco patrimonio di conoscenze ai giovani e in seguito ai problemi della commercializzazione di questi prodotti, rischia l’estinzione. Eppure tale particolare settore produttivo riesce a sopravvivere, grazie al grande interesse suscitato sulla collettività che, legandosi alle tradizioni storico-culturali e rifugiandosi in antichi valori e tradizioni, cerca di sfuggire ai ritmi frenetici del presente.

Il percorso formativo costruito ad hoc per l’Azienda Mautone Gerardo, vuole raggiungere le seguenti finalità:

Dimensione Organizzativa:

  1. generare nuove conoscenze e competenze per sviluppare la competitività dell’azienda;
  2. migliorare l’efficienza ed l’efficacia del servizio/prodotto erogato,
  3. stimolare la cultura della sicurezza e della qualità

Dimensione Personale:

  1. rendere consapevole il lavoratore dell’importanza dell’aggiornamento continuo
  2. strutturare il patrimonio di conoscenze, strumenti, metodologie acquisite in riferimento all’attuale ruolo organizzativo ricoperto

Dimensione professionale:

  1. saper applicare le conoscenze professionali acquisite per risolvere problemi relativi al ruolo ricoperto
  2. utilizzare le competenze trasversali come elemento di accelerazione della prestazione lavorativa
  3. fornire una formazione specifica sul tema sicurezza (muletti e trabattelli)
  4. permettere ai lavoratori di ottenere il Patentino per Saldatori

Qualità e formazione: le competenze strategiche nel settore ingegneristico

Le due aziende coinvolte nella realizzazione del Piano “Qualità e formazione: le competenze strategiche nel settore ingegneristico”, entrambe gestite dall’Ing. Antonio Positano operano da oltre quindici anni nel settore dell’ingegneria civile, specializzandosi nei settori della progettazione, della direzione lavori, della sicurezza, della consulenza e della formazione.

Le competenze acquisite nel settore della progettazione si sostanziano nell’espletamento di servizi di progettazione strutturale ed architettonica, di progettazione di impianti elettrici e speciali, di progettazione antincendio e di impianti termoidraulici.

L’obiettivo è quello di proporre sul mercato una società dinamica che si distingua per la capacità di realizzare in modo coordinato ed integrato progetti ed opere che interessano varie e complesse discipline. Le società si pongono pertanto, verso la propria clientela, come un unico soggetto all’interno del quale si integrano le competenze dei vari settori tecnici al fine di rendere unitaria e coerente sia la fase progettuale che la fase di cantierizzazione delle opere.

Al fine di conseguire tale obiettivo, la società dispone di uno staff di giovani professionisti i quali hanno a disposizione strumenti, tecnologie avanzate, disponibilità  hardware e software, (software di calcolo, strumenti cad per gli elaborati grafici, ecc….), che  permettono di garantire prestazioni di qualità e tempi di consegna adeguati.

Lo stimolo che muove queste aziende a richiedere al Fondo un finanziamento da utilizzare in ambito formativo, è quello della crescita e dello sviluppo delle singole Società e del territorio, intraprendendo un percorso di formazione continua e aggiornamento, mirato su temi come la qualità e la sicurezza al fine di assolvere gli obblighi di legge e assicurarsi un facile accesso alla Certificazione di Qualità, ma che comprende anche della formazione finalizzata allo sviluppo personal/professionale dei dipendenti.

Il per corso formativo costruito ad hoc per lo Studio Ingegneria Civile Antonio Positano e per la Positano Ingegneria S.r.L., vuole raggiungere le seguenti finalità:

Dimensione Organizzativa:

  1. generare nuove conoscenze e competenze per sviluppare la competitività dell’azienda;
  2. migliorare l’efficienza ed l’efficacia del servizio erogato,
  3. stimolare la cultura della sicurezza e della qualità

Dimensione Personale:

  1. rendere consapevole il lavoratore dell’importanza dell’aggiornamento continuo
  2. strutturare il patrimonio di conoscenze, strumenti, metodologie acquisite in riferimento all’attuale ruolo organizzativo ricoperto

Dimensione professionale:

  1. saper applicare le conoscenze professionali acquisite per risolvere problemi relativi al ruolo ricoperto
  2. utilizzare le competenze trasversali come elemento di accelerazione della prestazione lavorativa
  3. fornire una formazione specifica su software di progettazione
  4. sviluppare le competenze nella lingua Inglese

I Cantieri Navali del Cilento: formazione per lo sviluppo

Per il Progetto “I Cantieri Navali del Cilento: formazione per lo sviluppo” sono stati coinvolti i Cantieri Navali Schiavone e i Cantieri Navali Cilentani: attualmente si occupano del settore del reffiting, offrendo servizi quali rimessaggio, deposito, ordinaria e straordinaria manutenzione.

La posizione strategica sulla costa cilentana, da sempre nota per le bellezze naturalistiche e per la qualità delle acque di balneazione, garantisce un flusso di clienti potenziali concentrato nella stagione estiva, ma presente anche durante primavera e autunno. Il recente sviluppo di una tipologia di turismo nuova, proveniente in gran parte dal nord Europa, fornisce a queste due aziende una nuova spinta verso obiettivi di qualità e performance.

Il percorso formativo costruito ad hoc per i Cantieri Schiavone e i Cantieri Navali Cilentani, vuole raggiungere le seguenti finalità:

Dimensione Organizzativa:

  1. generare nuove conoscenze e competenze per sviluppare la competitività dell’azienda;
  2. migliorare l’efficienza ed l’efficacia del servizio/prodotto erogato
  3. stimolare la cultura della sicurezza e della qualità

Dimensione Personale:

  1. rendere consapevole il lavoratore dell’importanza dell’aggiornamento continuo
  2. strutturare il patrimonio di conoscenze, strumenti, metodologie acquisite in riferimento all’attuale ruolo organizzativo ricoperto

Dimensione professionale:

  1. saper applicare le conoscenze professionali acquisite per risolvere problemi relativi al ruolo ricoperto
  2. utilizzare le competenze trasversali come elemento di accelerazione della prestazione lavorativa
  3. rendere alcuni operatori in grado di comunicare correttamente in inglese
  4. fornire una formazione specifica sul tema saldatura e sicurezza (muletti e trabattelli)